Soldi alle ex zone rosse, Cna di Comiso e Vittoria: “basta cincischiare!”
La cifra stanziata dalla Regione per “ristorare” le attività delle zone rosse che hanno subito danni è ridicola, ma la cosa ancora più grave è che di essa non si vede ancora nemmeno l’ombra. Interviene sulla vicenda la Cna di Vittoria e Comiso che chiede: “Che fine hanno fatto i soldi promessi dalla Regione per i comuni ex zone rosse?
Da un anno ristoratori, titolari di bar, di pub, di pasticcerie, di alberghi, di b&b, di agenzie viaggi, acconciatori, estetiste, autoriparatori, palestre, comparto costruzioni, sono rimasti fermi o parzialmente attivi. Tutto questo ha determinato un calo di fatturato medio che supera il 50%. Poi, nel mese di novembre, la città di Vittoria e in parte Comiso e Acate sono state dichiarate zona rossa.
La commissione Bilancio dell’Ars, il 17 dicembre scorso, approvava un emendamento che prevedeva ‘un contributo straordinario a questi Comuni, entro il limite di un milione di euro, da ripartire sulla base della popolazione residente, del numero delle imprese attive e del periodo di chiusura’. Ma le difficoltà per approvare il bilancio, l’esercizio provvisorio in dodicesimi ha impedito l’accesso a questo piccolo ristoro”.
“Intanto le scadenze fiscali, previdenziali, le spese di gestione non sono state attenuate, continuano ad arrivare con la cadenza di sempre. Attualmente all’Ars è in discussione la finanziaria regionale. Sarebbe importante capire se questa voce del bilancio, oltre ad essere prevista, è stata pure opportunamente rimpinguata.
Un milione di euro è una cifra insufficiente per non dire ridicola.
Questa somma divisa per il numero di imprese che operano solo nel comprensorio ipparino si tramuterebbe in poche decine di euro per attività.
La Cna lancia un appello alla deputazione regionale iblea: “non si può più cincischiare”.