Modica: la IGM non solo paga in ritardo, ma trattiene il 30% dello stipendio ai lavoratori. Ed è subito sciopero
Cgil e Fiadel, annunciano per martedì 13 dicembre l’astensione del lavoro per l’intera giornata
Oltre il danno anche la beffa. È quello che hanno subito i lavoratori della IGM rifiuti industriali di Modica che, dopo avere atteso per mesi lo stipendio di ottobre, e siamo a dicembre, hanno ricevuto dalla ditta solo il 70% di quanto spettava loro.
Ma quello che i sindacati contestano è che la ditta in questione ha ricevuto dal Comune di Modica il mandato di pagamento di 560 mila euro necessario a coprire per intero gli stipendi degli operatori. E allora perché la Ditta ha trattenuto il 30%? Con un comunicato la IGM spiega che la società avrebbe dovuto incassare entro il 30/11/2022 la complessiva somma di € 884.295,78 ma, questa somma non riguarda le spettanze dei lavoratori, è piuttosto la somma complessiva che la ditta deve ricevere dal Comune per altri debiti regressi.
E la ditta, fra l’altro, nella nota lo specifica: € 545.219,21 sono per il Canone di Settembre, 189.076,57 per servizi extra mese di Agosto, 100.000 € per la rateizzazione canoni arretrati e 50.000€ per la rateizzazione interessi di mora. Per questo motivo, i sindacati Cgil e Fiadel, annunciano per martedì 13 dicembre lo sciopero per l’intera giornata di lavoro.
“Non è ammissibile, dicono all’unisono Graziana Stracquadanio, responsabile del cantiere di Modica della FP Cgil e Giovanni Lattuca Segretario provinciale di Fiadel, che la ditta utilizzi le somme spettanti ai lavoratori come acconto di quanto loro dovuto dal Comune di Modica per altre situazioni che con i lavoratori non hanno niente a che vedere. Non solo, la ditta non ha ancora dato alcuna garanzia per il pagamento delle altre mensilità, ovvero quelle relative a novembre, che dovrebbe avvenire entro il 15 dicembre e quelle di dicembre, che dovrebbe avvenire entro gennaio. Per tutte queste ragioni, i lavoratori che sono già in stato di agitazione hanno deciso di fare sentire la propria contrarietà a questa situazione”
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Giovanni
licenziamoli tutti e torniamo alla vecchia raccolta con la ditta Puccia