Anche la Fimmg Ragusa ha aderito alla protesta simbolica con visite a lume di candela. L’allarme dei medici di base: “Siamo al lumicino”
Anche Fimmg Ragusa ha aderito alla protesta simbolica, indetta a livello nazionale dalla categoria dei medici di medicina generale, per dare un segnale a tutte le forze politiche, locali e nazionali, che in questo momento stanno discutendo la prossima Legge di bilancio.
Ieri le luci degli studi medici si sono spente per qualche minuto e le visite sono proseguite a lume di candela.
Ancora una volta la medicina di famiglia viene ignorata nei provvedimenti in discussione a sostegno delle imprese e degli studi professionali per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione. Probabilmente non è ancora chiaro che il medico di famiglia è un libero professionista convenzionato, assimilabile ad una piccola impresa, con tutti gli oneri di gestione del proprio studio professionale compresa la presenza di personale amministrativo ed infermieristico.
“È un primo segnale, dichiarano dalla Federazione Medici di Famiglia, per sottolineare le condizioni critiche in cui lavorano i medici di famiglia, senza ricorrere a sistemi di protesta più radicali che, in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia, sarebbero contrari al senso di responsabilità verso gli assistiti che da sempre caratterizza questa professione.”
La situazione è davvero drammatica, e bisognerà comprendere quale modello di medicina del territorio questo Governo avrà intenzione di mettere in atto. Il rischio è che si vada verso la privatizzazione e ovviamente a rimetterci sarebbero i cittadini che potrebbero non avere più accesso a un servizio pubblico e gratuito.
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