Vaccinazioni nelle parrocchie in Sicilia, Razza si affida ai miracoli!

Mentre la Sicilia si attesta all’undicesimo posto per rapporto tra vaccini somministrati e totale di dosi disponibili e dagli hub vaccinali si continuano a denunciare disservizi, l’assessorato regionale alla Salute si affida alla Chiesa. Non per chiedere un miracolo ma per mettere a disposizione della collettività nuove postazioni.

E’ di ieri la notizia dell’accordo fra l’assessore Razza e la Conferenza episcopale siciliana, che vedrebbe coinvolte nella campagna vaccinale cinquecento parrocchie. Secondo questo accordo i portoni delle chiese dovrebbero aprirsi agli utenti nientemeno che il sabato santo, la vigilia di Pasqua. Secondo le indicazioni della Regione Siciliana, la vaccinazione sarà effettuata solo se ci saranno un minimo di 50 prenotazioni per parrocchia.

In teoria nei locali della parrocchia, nel giorno del Sabato Santo, dovrebbero essere presenti un medico, un infermiere e un amministrativo per la compilazione dei moduli,  dovrebbero accedere e sostare per  i minuti indicati dal protocollo circa 100 persone. Per prenotarsi bisognerebbe chiamare la parrocchia, i destinatari dell’iniziativa sarebbero persone di età compresa fra i 69 e i 79 anni.

Alle comunità parrocchiali sarà fornito un modulo da compilare per la prenotazione. Le schede di prenotazione dovrebbero essere consegnate al Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, secondo le modalità che verranno concordate con la Conferenza episcopale siciliana. I centri di vaccinazione dovrebbero essere 22 nella Diocesi di Noto e 21 in quella di Ragusa.

Tutta una serie di condizionali perché, per la verità, dalle due Diocesi, Ragusa e Noto, non è ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale e l’amministratore apostolico  della Diocesi di Ragusa, Don Roberto Asta, da noi contattato, ha detto che tutto è ancora in fase di organizzazione,  anche se alcune parrocchie avrebbero già dato la propria disponibilità.

Altre parrocchie invece anche sul versante netino hanno escluso la possibilità che un impegno così gravoso possa essere preso in considerazione proprio in una giornata così importante. A Modica dovrebbero essere tre i centri di vaccinazione uno a Modica Alta, uno a Modica Bassa ed uno nel quartiere Sorda, ma alcuni parroci hanno già chiesto che vengano scelte chiese non parrocchiali. La formale informazione della giornata di vaccinazioni potrà essere comunicata ai fedeli già questa domenica.

Dal punto di vista logistico non sarà facile reperire queste chiese che abbiano la disponibilità di più sale. Insomma non vorremmo spegnere l’entusiasmo dell’assessore Razza e nemmeno sminuire la nobiltà dell’idea di scegliere questa giornata simbolo per una vera Pasqua di rinascita, né tantomeno sottovalutare la disponibilità offerta dalla Conferenza episcopale, ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. In questo caso è lecito dire: speriamo in un miracolo!

cei, covid, diocesi, noto, ragusa

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