Disagi nel centro storico: il presidente di Ragusa in Movimento lancia un nuovo allarme
Nuovi preoccupanti segnali di degrado nel centro storico di Ragusa preoccupano i cittadini e meritano di essere risolti prima che si inneschi uno stato di non ritorno.
A denunciare la situazione è il presidente di Ragusa in movimento, Mario Chiavola che dichiara: “Non ci siamo, perché, ancora oggi, a distanza di mesi in cui ripetiamo le stesse cose, ci tocca leggere le medesime preoccupazioni dei residenti, addirittura schizzi di sangue sui gradini e sulla porta della chiesetta di San Sebastiano, nel cuore del centro storico superiore.
Ma è davvero questa la città che vogliamo? Ma davvero quattro, per modo di dire, persone di malaffare riescono a tenere in scacco un’intera popolazione? Ci rifiutiamo a pensare che ciò accada. E, soprattutto, non vorremmo che malaffare si sedimentasse con altro malaffare, sino a diventare difficile da estirpare”.
Chiavola si dice preoccupato per la piega che sta prendendo la vicenda dell’ordine pubblico nella parte superiore del centro cittadino, nel quadrilatero compreso tra via Sant’Anna, via Mario Leggio, via Rapisardi e via Gian Battista Hodierna.
“Si parla di spaccio, si parla di risse, si parla di atteggiamenti di strafottenza – aggiunge Chiavola – che poco hanno a che vedere con il quieto vivere. Radio ad alto volume sul sagrato della Cattedrale, bottiglie di vetro che ciondolano dalle panchine in pietra dello stesso sagrato con il rischio che cadano sulla piazza sottostante, persone ubriache.
Insomma, uno scenario di ordinario degrado a cui non vogliamo abituarci. Anche perché se a questo aggiungiamo gli scippi che si sono verificati di recente abbiamo un quadro tutt’altro che edificante rispetto a cui si rendono urgenti soluzioni specifiche. La videosorveglianza? A quanto pare quella esistente non è in grado di dare risposte efficaci. Quindi si provveda altrimenti. O si trovino soluzioni diverse.
Forse sarebbe il caso che il sindaco sbattesse i pugni sul tavolo per ottenere quelle risposte che tutti i cittadini sperano di ricevere. E’ risaputo che le forze di polizia fanno i conti con persistenti riduzioni di organico. Ma, a questo punto, si concerti un modo di agire che riesca, finalmente, a reprimere questo fenomeno del degrado persistente in piazza San Giovanni e nelle aree limitrofe.
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