Vittoria: sospesa la Mercuriale al Mercato Ortofrutticolo. Scoppia la polemica, Italia Viva accusa il sindaco
Il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha deciso di sospendere la Mercuriale del Mercato Ortofrutticolo.
La mercuriale è il listino prezzi all’ingrosso giornaliero ovvero un elenco di circa 300 referenze ortofrutticole, suddivise in cinque gruppi: agrumi, frutta fresca, ortaggi, frutti esotici e frutti secchi.
In particolare, a Vittoria ogni giorno gli operatori commerciali che emettono le fatture dai loro portali per i propri clienti, utilizzano un sistema di fatturazione che è collegato digitalmente ad un database che nell’immediato recepisce le informazioni: nome, prodotto e prezzo di vendita, (ex avviso vendita cartaceo).
Di conseguenza il sistema rileva il prezzo minimo e il prezzo massimo dell’ortaggio venduto, formulando anche la terza voce di prezzo medio. Ma quali sono le anomalie che hanno portato alla sospensione della mercuriale?
A spiegarcele il Consigliere delegato alle politiche agricole Alessandro Speranza. “Oggi il Mercato Ortofrutticolo di Vittoria si presenta agli occhi degli operatori commerciali, molto innovativo. Per valorizzare gli ortaggi e anche sulla base di una dinamica richiesta commerciale, sottolinea Speranza, i produttori, specializzandosi, riescono a presentare i loro prodotti con diverse novità di packaging suddividendo il prodotto per qualità, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei clienti, che liberamente decidono di alzare o abbassare il prezzo. Quindi, il modo di presentazione del prodotto, può elevare il prezzo ma nella mercuriale nulla di tutto ciò veniva specificato. A questo si aggiunge il fatto che, prosegue Speranza, la trasmissione di dati inesatti a tutti e anche ai commercianti di altre città in remoto, in attesa di conoscere il prezzo minimo esposto dalla Mercuriale, ha creato problemi a molti che sul prezzo minimo fondano gli acquisti, coperti dai prezzi minimi dati dalla Mercuriale.
Il Consigliere delegato alle politiche agricole poi mette in evidenza un punto delicato che, dichiara, “molti hanno ritenuto di scarsa rilevanza, è la doppia figura commerciale che molti praticano all’interno della struttura. Le due figure professionali presenti sono i Commissionari e i Grossisti. I Commissionari immettono nella fatturazione il prezzo realizzato alla contrattazione tra Commissionari e acquirenti mentre il grossista può immettere un prezzo superiore di rivendita ma che può variare a secondo, degli accordi commerciali. Per esempio, se l’accordo prevede che il trasporto è a carico del venditore il prezzo di vendita del prodotto può lievitare oscurando la realtà. In questi giorni, conclude Speranza, la chiacchiera ha preso il sopravvento con spiegazioni anomale ai produttori o agli operatori stessi della struttura. A breve si insedierà la Commissione Mercato e l’Amministrazione insieme alle categorie si cercherà di prendere la miglior decisione per tutelare tutti gli operatori della fascia trasformata. Nella chiarezza e nel rispetto degli interessi di tutti”
Ma questa decisione e queste spiegazioni non sembrano convincere Italia Viva che ha risposto con un comunicato a firma di Roberto Di Bona, componente di Italia Viva che si rivolge al sindaco Aiello.
“Egregio sindaco, perché ha deciso in maniera unilaterale la sospensione della mercuriale? A chi giova questa decisione? Sicuramente, non agli agricoltori, perché era l’unica cosa che poteva tenere il reale contatto commerciale con i produttori” Bona poi incalza: “Non ci venga a dire che gli acquirenti del Nord guardando giornalmente la mercuriale tendono ad abbassare i prezzi. Lei sa che non è così. Dal giorno del suo insediamento non esiste una programmazione su come rilanciare, rendere più moderno e appetibile il mercato di Vittoria. Le ricordiamo che lei, oltre ad essere il sindaco, detiene pure la delega dell’assessorato all’Agricoltura”
Sulla questione è intervenuta anche la consigliera di Italia Viva Sara Siggia “per quanto ci riguarda il sindaco ha contribuito nel fare perdere i fondi del Pnrr per la rivalutazione del mercato ortofrutticolo non aderendo ad Italmercati e neppure a qualsiasi altro ente che si potesse occupare di reperire le suddette risorse economiche. Rinunciando a tutto questo, il sindaco non è stato in grado di creare l’alternativa alla riqualificazione del fulcro commerciale della nostra fascia trasformata. Se fosse stato in grado di creare l’alternativa in maniera convincente, avrebbe colto il nostro plauso. Come il sindaco sa, noi di Italia Viva eravamo d’accordo all’adesione ad Italmercati, anche perché ci sarebbe stato un contratto di durata annuale e quindi di conseguenza non sarebbe stato un salto nel buio. Come sempre la politica di Aiello in materia agricola smania nel mettere gli uni contro gli altri. Quindi, intanto, servirebbe che inizi a dare delle spiegazioni sulla soppressione della mercuriale. E poi che agisca su tutto il resto per evitare che il comparto, nella nostra città, cada a pezzi”.
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