Perchè Trapani si e Comiso no? Ryanair fa la differenza tra i due aeroporti, ma nessuno ne parla

Ci sono delle contraddizioni evidenti e molte giustificazioni non reggono. Nel momento in cui Ryanair rompe con la Sac ( o viceversa) che gestisce Il Pio La Torre, all’aeroporto di Trapani si racconta un’altra storia, contraria e diversa. Cerchiamo di capire.

Il vento, che soffiando forte e sicuro, ha permesso all’aeroporto Vincenzo Florio di ripartire, per noi si chiama Regione Siciliana, socio di maggioranza, che ha investito nel futuro dello scalo e quindi nel territorio. A nome dei trapanesi, allora, desideriamo ringraziare il capo del governo regionale, Renato Schifani e i vertici di Ryanair, per il loro prezioso apporto. Gli aeroporti, infatti, insieme ai porti e alle infrastrutture sono i cardini della mobilità ed è necessario sviluppare l’intermodalità tra essi, affinché anche i siciliani siano messi in condizione di muoversi come in tutto il resto d’Europa“.

Con queste le parole il presidente di Airgest, Salvatore Ombra ringrazia la Regione Sicilia nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione estiva della compagnia aerea Ryanair da e per l’aeroporto di Vincenzo Florio di Trapani Birgi.

Che belle parole viene subito da pensare ed in effetti se andiamo a vedere da vicino i numeri annunciati da Ryanair per la stagione estiva vediamo che sono davvero numeri importanti: Trapani-Marsala con 24 rotte, incluse 2 nuove per Napoli e Porto. E, ancora, maggiori frequenze su 9 rotte esistenti tra cui Bratislava, Malta, Milano, Pescara, Pisa, Riga, Roma e Weeze.

Questo operativo vedrà Ryanair operare l’800% in più di voli verso l’aeroporto rispetto al pre-Covid, tra cui 23 rotte esclusive che supportano oltre 750 posti di lavoro nel settore dell’aviazione nella regione. Per un totale di oltre 1 milione di passeggeri da/per Trapani-Marsala, 180 voli settimanali, con un +800% di crescita rispetto all’Estate ’19.

Anche il CEO di Ryanair DAC Eddie Wilson, ha dichiarato di essere lieto di annunciare ancora più nuove rotte da/per Trapani-Marsala e ha sottolineato l’’impegno di Ryanair con la sua straordinaria proposta di crescita per la Sicilia .“Speriamo di impegnarci positivamente con il governo siciliano per offrire ancora più rotte, connettività, posti di lavoro e tariffe più basse per l’Isola

Belle parole certamente che però stonano con quanto accaduto a Comiso  e la domanda viene spontanea: perché Trapani si e Comiso no? Non si capisce perché qui il Presidente Schifani che sembra avere un ottimo rapporto con la Ryanair abbia deciso di non provare a trattare con loro per quanto riguarda lo scalo comisano ma di trovare subito la soluzione con un’altra compagnia che non da le stesse garanzie della Ryanair.

Fra l’altro il governatore aveva dichiarato che il comportamento della compagnia irlandese nei confronti dello scalo comisano definendolo “allontana il rapporto tra il mio governo e questa compagnia. Ryanair, come Ita, mi voleva incontrare ma io ho risposto che sarei stato disponibile a patto che la compagnia mi avesse garantito la riduzione dei prezzi dei voli da e per la Sicilia. La politica di incentivare un vettore privato dando un contributo fino a che punto viola la concorrenza e mette il territorio in difficoltà? Sta succedendo? Lavoreremo su questo”.

E poi cos’è successo? Quando improvvisamente il rapporto tra la Ryanair e il Presidente Schifani è migliorato?

C’è qualcosa di poco chiaro in questa vicenda ma una cosa è chiara: mentre per Trapani la Regione rappresenta il vento che ha fatto ripartire l’aeroporto per noi rappresenta la bufera che lo ha distrutto perché come sempre ci si prende gioco della provincia babba e dei suoi rappresentanti politici che non si fanno rispettare.

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Commenti (6)

  • Non ribadisco il commento che avevo provato (evidentemente non andava bene) a condividere in calce a un precedente articolo. Qui mi limito a dire che forse nell’aria di quell’area della Sicilia occidentale sventolano molti più faulari. Nella nostra ancora troppo pochi.

      • Le chiedo scusa. Ho riletto l’articolo in questione più volte dopo aver lasciato il mio modestissimo contributo ma non trovandolo pubblicato ho pensato che qualche parola poteva non renderlo idoneo. Ho formulato un pensiero in modo troppo affrettato e soprattutto non ho ricontrollato. Ancora scuse.

          • Questa provincia da sempre non è considerata nelle stanze che contano, sia Palermo che a Roma. Non un intervento deciso nei confronti del Governo sulla continuità territoriale rimasto uno slogan. Il caro prezzi ad ogni prossimità di festività è semplicemente scandaloso. Catania non ha mai visto di buonocchio l’aeroporto di Comiso, anche noi per i collegamenti tra il territorio Ibleo e l’aeroporto lascia a desiderare. Di mobilitare la comunità tipo alla francese non se ne parla, politica, sindacati, attività produttive, non pervenute. D’altra parte tutti muti sulla autonomia regionale sulla cessione mascherata tanta cara ai legaioli neanche uno starnuto. Sempre più considerati da terzo mondo.

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