La Francia che ti aspetti, si mantiene a debita distanza dai doveri e vuole dare lezione di umanità all’Italia

(di Michele Giardina) – Travagliata da sfiancanti problemi interni, la Francia di Macron tira fuori il peggio del suo storico motto, “i migliori siamo noi”, nel tentativo disperato di uscire dal tunnel dello sciopero selvaggio e senza fine per le pensioni e del sondaggio impietoso che vede il governo del primo ministro Elisabeth Borne scivolare sempre più giù nell’indice di gradimento.

Rispetto a questi terribili dati di fatto, la Francia tenta diabolicamente di spostare l’attenzione della pubblica opinione francese ed europea sul problema immigrazione, attaccando ferocemente e inopinatamente il governo presieduto da Giorgia Meloni e il Paese Italia.

Sorpresa? Per gli ingenui questo ed altro. Ma per chi conosce la storia remota e recente di questa “Europa”, non c’è nulla di che sorprendersi. Sono anni che Francia, Germania, Spagna, Olanda, Danimarca, Malta e Finlandia, non vogliono saperne nulla di migranti. Nulla.

Maledetti e miserabili diavoli in malafede quei politici che continuano a menarcela con accuse ridicole rivolte alla Polonia e all’Ungheria, per la ovvia considerazione che, dal punto di vista decisionale, Polonia e Ungheria contano in Europa quanto il due di coppe quando la briscola è a spade.

Non avendo argomenti, questi portavoce del nulla preferiscono andare avanti ripetendo come pappagalli una delle più volgari fake news. Ognuno è libero,  ovviamente, di farsi sputtanare da fatti ed eventi inconfutabili.

Lampedusa, la Sicilia e l’Italia sono in difficoltà? Vediamo, parliamone, vedremo. Bla, bla, bla. Lampedusa sotto assedio? Non è colpa nostra se Lampedusa è meta continua di barchini, gommoni, barconi, pescherecci scassati e soprattutto di navi  Ong, essendo considerato l’unico porto sicuro al mondo da raggiungere più facilmente.

Questo il pensiero disgregante e infame dei Paesi che si dicono europei solo per succhiare vantaggi, mantenendosi a debita distanza dai doveri.

Le accuse lanciate contro il governo italiano e il Paese Italia dal ministro dell’Interno francese Darmanin?

Nulla di nuovo. Lo scorso novembre, a seguito dello scontro Francia-Italia per la nave Ocean Viking, il “malandrino” Darmanin ha minacciato:”Siamo pronti a rispedire in Italia tutti i migranti, minori non accompagnati compresi, che dovessero trovarsi sul suolo francese. Li beccheremo ovunque e li cacceremo indietro con ogni mezzo”.

Vale la pena ricordare, a questo punto, quanto riportato dal quotidiano Guardian che accusa la polizia francese di trattenere migranti minori di circa dodici anni in celle senza cibo, né acqua, di tagliare le suole delle loro scarpe e di togliere le sim card dai loro cellulari, prima di rimandarli illegalmente in Italia.

Francia “anema e core” e Italia disumana? Di che parliamo?

Michele Giardina     

Darmanin, Lapedusa

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