I fabbisogni dell’Asp di Ragusa ed il piano di assunzioni: una delibera con luci ed ombre
L’ASP 7 di Ragusa, con la delibera N° 1239 del 31 maggio, ha pubblicato l’”Aggiornamento del Piano di fabbisogno 2023/2025 e formulazione piano delle Assunzioni 2023″, una delibera attesa, per fare il punto sulla situazione del personale e sulle vere necessità della sanità iblea.
Seguendo le direttive dell’Assessorato regionale della Salute, che ha notificato i vari protocolli d’intesa con la dirigenza ed il comparto sanitario, l’ASP ha provveduto alla delibera con gli allegati riguardanti: aggiornamento del piano triennale del fabbisogno relativamente alla consistenza organica di alcuni profili; aggiornamento del fabbisogno del personale per le discipline mediche; e la formulazione del piano delle assunzioni del personale dal 2023.
Il tutto senza superamento alcuno del tetto di spesa aziendale, come previsto dalle normative, e programmando la collocazione del personale in quiescenza per il triennio indicato.
Le OO.SS. (area sanità e comparto, RSU) per la informativa a loro dovuta, hanno indicato alcune modifiche, in un documento, che non ci risulta abbia avuto riscontro.
Sono state pubblicate, inoltre, le delibere di ammissione ai concorsi pubblici, dei candidati della Dirigenza medica di varie discipline.
Si evidenzia subito come, al bando per i 28 posti della dirigenza medica per ANESTESIA E RIANIMAZIONE, sono stati ammessi (come direttiva regionale del 2019) ben 36 specializzandi. A sottolineare le difficoltà nel reperimento di personale specializzato in alcuni settori della dirigenza medica.
Il piano triennale dovrebbe servire a rimodulare tutto il personale nelle aree ospedaliere e territoriale, dando finalmente attuazione concreta alle tante ipotesi di trasformazione ed intervento nella sanità iblea.
Un giusto riequilibrio tra le varie discrepanze, da anni segnalate, che non hanno preso in esame le esigenze, le necessità, i dati ed i risultati di ogni singolo bacino con, a volte evidenti, sproporzioni.
Resta sempre in sospeso, ad esempio per l’area di Modica, il completamento ed apertura della nuova U.O. di Rianimazione (piano terra dell’Ospedale Maggiore/Nino Baglieri) iniziata con un decreto dell’allora Assessore Razza, di due anni fa. Lavori di urgenza.
L’obiettivo dei posti letto astanteria/pronto soccorso di Modica è ancora sviluppato in “forma sperimentale”, quando da tempo si chiede il giusto riconoscimento per una attività che mantiene gli alti numeri di accessi, ed essendo ubicato nel distretto più popoloso dell’ASP. Ciò per permettere una corretta gestione con personale sanitario ed ausiliario adeguato.
I lavori per rendere decorosi e fruibili alcune degenze, con progetti già pronti.
Mentre, per una giusta considerazione, si spera in una netta riduzione delle lunghe liste d’attesa. Ormai per alcuni appuntamenti (non in intra moenia) si superano i dieci mesi. In ultimo, ed il PNRR ci aiuta se valutato ed analizzato nel suo insieme, l’aggiornamento delle apparecchiature e l’acquisto di nuove. Che fine ha fatto la nuova TAC di Modica?
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