Numerose segnalazioni di cittadini modicani ci giungono da ogni zona ed in particolare da quella costiera dove villeggianti e residenti sono stati presi letteralmente d’assalto da mosche e zanzare. Impossibile pranzare all’aperto e dormire notti serene.

E mentre dai Comuni limitrofi sono già stati avviati gli interventi di disinfestazione, a Modica ancora si brancola nel buio.

Com’è noto la normativa regionale riconosce alle amministrazioni comunali di emanare ordinanze ai fini di igiene e sanità pubblica. La tutela della salute dei cittadini da ogni possibile conseguenza derivante dall’infestazione di zanzare rientra tra queste responsabilità.

Stabilito che ogni Comune è responsabile per il proprio territorio delle azioni di controllo delle zanzare è naturale che ognuno di questi emetta ordinanze che dettagliano diritti e doveri del Comune stesso e dei cittadini nella lotta e nel contenimento di questi fastidiosi insetti.

Alla disinfestazione sarebbe necessario pensare già in primavera, cioè a metà marzo, quando le zanzare iniziano a riprodursi. L’anno scorso l’annuncio era stato fatto il 6 giugno dall’allora assessore all’ambiente Lorefice.

A Modica, com’è noto, si è votato a fine maggio, ma adesso è passato un mese, gli assessori hanno già un nome, l’assessore al ramo è Samuele Cannizzaro, ma delle ordinanze nemmeno l’ombra. Sappiano gli amministratori che questo non interessa agli insetti: l’inizio del periodo di riproduzione è oggettivo: temperature medie superiori a 10°C.

Da questo momento è opportuno attuare le normali pratiche di prevenzione., fondamentali per ridurre la presenza di zanzare lungo tutto il periodo estivo. E’ facile calcolare che un solo esemplare di zanzara eliminato a marzo corrisponde a sciami di zanzare in meno ad agosto.

E invece a Modica, quando si dovrebbe già pianificare la seconda tornata, si resta in attesa che qualcuno si svegli per prendere provvedimenti e rendere vivibile il territorio e a contenere i disagi dei cittadini.