Mentre i parchi di divertimento in tutta Italia restano chiusi a causa del Covid, a Modica si è riusciti a derogare dal divieto grazie ad una brillante intuizione: i dossi stradali artificiali che hanno invaso le principali vie della città, ma anche, per non farci mancare nulla, delle frazioni.

“I dossi sono un elemento che rafforza la sicurezza”, direte voi; i dossi sì, quando di giuste dimensioni, correttamente segnalati e soprattutto se correttamente disposti, A Modica invece si è preferito abbondare e garantire agli automobilisti, anche in questo difficile periodo, l’ebrezza del pericolo e del volo.

Perchè se avete un Suv, siete concentratissimi nello scorgere anche la segnaletica nascosta, ed avete una vista d’aquila (ma sono necessarie tutte e tre le cose assieme…), allora non correte alcun pericolo, se vi manca solo un di questi requisiti sarete annoverati nelle copiose file di quanti stanno facendo la fortuna di carrozzieri ed affini.

E non è neppure necessario camminare a velocità sostenuta perché le montagne, sì di montagne si tratta, disposte lungo le principali vie della città non perdonano: basta un solo transito ed il gioco è fatto, accompagnato da un rumore di ferraglia che non promette nulla di buono per l’ignaro automobilista.

Dicono si chiami modernità; a noi pare soprattutto improvvisazione e opere realizzate in maniera frettolosa e sulla cui qualità si può discutere a lungo. Tenendo conto, fra l’altro che “l’entrata in servizio” delle stesse dovrebbe seguire, e certo non precedere, come purtroppo accaduto, l’installazione e la predisposizione della necessaria segnaletica.

In questo modo la salvezza dei pedoni resta incerta, mentre ad essere certi saranno i danni ai veicoli, per tacere del pericolo mortale nel quale potrebbero trasformarsi per gli ignari motociclisti.

Foto di copertina tratta dal web