Modica, Amministrative: Enzo Scarso per la cultura chiede aiuto al neo assessore di Ragusa Mimì Arezzo.

Di quà al 15 giugno qualcuno si rivolterà nella tomba. Enzo Scarso e il candidato di una lista collegata, Diego Mandolfo, non trovano uomini di cultura a Modica e ricorrono agli esterni. Questo errore l’aveva fatto già Antonello Buscema l’ultima volta, indicando come assessore Paolo Nifosì, persona di altissimo livello culturale, bravissimo, un grande critico d’arte. Ebbene non era piaciuto molto.

La partnerchip con Ragusa e con Mimì Arezzo proposta da Enzo Scarso, non regge. Attenzione, Mimì Arezzo è un personaggio simpaticissimo, preparato di profonda cultura, ma non adatto per collaborare con Modica ( dovrebbe risentire ancora delle grandi diatribe tra Modica e Ragusa ante e post bellicum).

Allora se la logica di Enzo Scarso è quella che all’interno del Mpa non ci sono persone di cultura, va bene, ne prendiamo atto e pazienza. Ma se la logica che a Modica non ci sono persone di cultura che si vogliono spendere, questo è un altro discorso e farebbe bene Enzo Scarso ad essere più avveduto con certi segmenti della società modicana. La cultura modicana, anche di recente, è riuscita a ” colonizzare” e proprio Enzo Scarso era presidente del Consiglio: ha dimenticato tutto o fa finta di dimenticare perchè è in campagna elettorale ed è conveniente rinnegare il passato? Ad ogni buon conto ecco il comunicato che è stato diffuso.

La presenza del neo Assessore alla Cultura del Comune di Ragusa Mimì Arezzo ieri sera a Modica, con l’occasione di tenere a battesimo la candidatura al consiglio comunale di Diego Mandolfo, ci ha dato la possibilità di un serio e proficuo momento di confronto sulle politiche culturali e soprattutto di iniziare una entusiasmante collaborazione sul tema tra i due comuni che costituiscono il cuore del Distretto del Sud Est.

Purtroppo in questi anni abbiamo assistito sotto alcuni aspetti ad un appiattimento culturale della città, anche perché la Cultura è una voce che ha bisogno di somme e non si presta facilmente a costituire un bacino di voti. Mi pare questa la spiegazione per cui sia stata penalizzata in questi anni, in favore di altre cose possibilmente ammantate di cultura nonostante si trattasse di tutt’altro. Il mondo culturale modicano è stato quasi ghettizzato, perché libero e non condizionabile, dunque fastidioso.

Io in questi giorni ho avuto modo di incontrare moltissimi giovani preparati, che magari sono dovuti andare fuori città per esprimere la loro creatività, e che mi hanno fatto comprendere quante idee ci sono, quante cose si possono realizzare persino senza alcuno sforzo economico. Ho capito quanto possiamo fare così che la Modica diventi davvero punto cardine per le politiche culturali suo territorio.

La nomina di Mimì Arezzo nel ruolo di Assessore alla Cultura di Ragusa ci rende felici e certi di poter instaurare una collaborazione tra le due città, che diventa fondamentale rispetto agli intenti del progetto del Sud Est, con la consapevolezza che un unico filo di esperienze culturali unisce queste due città al di là di ogni sterile campanilismo che troppo spesso in questi anni ci ha frenati. Modica, insieme a Ragusa e Scicli, costituisce il polo più effervescente del Distretto.

Il ruolo dell’Ente locale deve essere allora quello di fare in modo che questa effervescenza possa esprimersi nella forma più libera e nel migliore dei modi.

Pensiamo poi alle immense possibilità che ci vengono offerte dai progetti europei, che ci consentirebbero di aumentare le disponibilità economiche in favore della cultura, aprendoci la strada verso una vera cultura di qualità.

Su questo abbiamo idee chiare, consapevoli della necessità di fare scelte strategiche in favore di una visione nuova della città, che consolidi nei cittadini l’interesse e l’amore per il proprio territorio.

Questo non si può scindere dalle politiche giovanili, partendo dalla formazione e dalla scuola per creare un sistema culturale attivo, in grado di offrire eventi e spettacoli che elevino a valore primario la produzione e la fruizione della cultura nel nostro territorio.

Diego Mandolfo, enzo scarso, mimì arezzo

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